domenica 30 ottobre 2011

Once again, I'm fallen in one of my classic pranks...

Sì, non mi pare di aver sbagliato a scrivere...
Ancora una volta son caduto nel cerchio delle mie illusioni. Non riesco a farne a meno, che poi gli eventi susseguitisi negli ultimi mesi abbiamo incrementato le mie possibilità di caderci, questo è un altro discorso. Son lì, tranquillo e spensierato, e di nuovo mi ritrovo nella situazione di sempre. Spero di non doverci fare il callo. E spero pure di riuscire a cambiare atteggiamento quando ricapiterà (oh sì che ricapiterà, il contrario sarebbe statisticamente improbabile): spero di non fare, pardon, essere così inetto, di non sapere gestire ancora la situazione. Di saper accogliere i consigli, ma di continuare comunque a pensare colla mia testa. Di non essere come son ora, insomma. Magari maturando un po', posso pervenire al mio Nirvana e riuscire ad azzeccarne almeno una di cosa. Un sogno sarebbe di farne bene due di fila.
Ogni volta mi PARE (pare, non è certo) che qualche passetto avanti riesca a farlo, ma alla fine mi ritrovo nella solita situazione "melmosa" da cui difficilmente me ne tiro fuori, se non con molto tempo ed una buona dose di aiuti.
La seguente mi pare tanto inutile, se non addirittura dannosa, ma lo faccio comunque.
Mi scuso per il mio comportamento di oggi, la delusione mi porta spesso a comportarmi in modo stupido, irrispettoso ed infantile. Delusione che, ci tengo a precisare, nasce dal fatto che ho frainteso praticamente tutto.
Ma queste son solo parole...

Comunque. Cambiamo argomento.
Ho deciso una cosa che da troppo tempo ho in mente e che da troppo tempo la sto progettando.
Rullo di tamburi.
Una serie di racconti di fantascienza.
Non oserei definirli racconti, ma non ho altri termini per farmi capire.
È da almeno un anno che ci sto pensando, sto cercando di creare una storia e una qualche trama sembra stare uscendo fuori: è vero, non le dedico il tempo necessario [mi son perso a scrivere sonetti, ma questa è un'altra storia (cfr. paragrafo precedente)], ma qualche bozza l'ho stesa già e qualche altro pezzo in mente l'ho. Speriamo solo di trovare un po' di continuità.
In teoria, ho detto che lo farò, in pratica non ho una data precisa da cui far partire il "progetto". Può esser domani, come può esser fra 3 anni. (Nel caso mi decida a battere al pc quel che ho, vi farò un fischio.)
Per fare un piccolo spoiler, la trama riguarda un esploratore, tale Capitan * (devo ancora decidere il nome) che viene incaricato di esplorare un "vicino" sistema solare, collegato al sistema di origine tramite uno "stabile wormhole" (mi devo documentare un po' di più prima di poter dire cosa sia, per ora mi arrischio così: vorrei fare una cosa verosimile, però senza scendere troppo nei dettagli). Il tutto però non si baserà principalmente sulla tecnologia e sulla sua descrizione dettagliata, su battaglie a colpi di "mine antineutroniche con sistemi d'aggancio subspaziale" (parole messe a caso, le mie, sia chiaro!) o ancora a disperati teletrasporti prima di imminenti esplosioni. Vorrei approfondire un po' quello che può essere il possibile incontro tra due razze intelligenti diverse [un "romanzo" tipo Incontro con Rama (dovrò finire di leggerlo, dannazione!), basato più sul "sentimento del nuovo" che sulla scienza (anche se pure lì ci sono delle bellissime trovate tecnologiche)], magari inserendo parecchi spunti umoristici in stile GG.
Insomma, dovrebbe risultare una cosa non noiosa. O almeno non illeggibile.
Una volta iniziato a scrivere, spero di riuscire a pubblicare qualcosa almeno una volta a settimana. Ringrazio Paolo Roganti per avermi fatto venire l'idea di pubblicare tutto a pezzi, grazie alla sua Saga di Invincibile. Danke schön! O, muchas gracias, come meglio lo comprendi!

Per ora mi pare di aver detto tutto.

Pace e prosperità.
Sircalist.

sabato 22 ottobre 2011

Mi concedo 15 minuti

Sono le 23.37, in 15 minuti devo scrivere qualcosa.
Qualcosa. Sono a posto, ora posso pure divagare un po'.
Dicevo nulla, però, l'andazzo ch'ho (si può scrivere che ho in questo modo?) preso questi giorni non mi piace e mi piace. Non mi piace la solita storia che si ripete da anni oramai, mi ha davvero stancato. La regola è diventata l'eccezione e l'eccezione è diventata la regola. In pratica, vivo nel duale dello spazio vettoriale in cui vorrei essere (e che vettori ci sono là: ci sono dei vettori bellissimi, fai certe curve (parametriche)... e le loro tracce... <3 ) e definire la mia situazione ricorrendo ad uno spazio che il mio cane non riesce a vedere, la dice lunga sulla mia situazione mentale.
Inoltre, devo dare uno di quei esami che il prof non ti fa passare, non perché non hai studiato, o perché non rispondi, ma perché non sei sicuro di quel che dici. O meglio, sono talmente tanti i dettagli, che non te li ricordi tutti. E va là, che al prof non piacciono le approssimazioni in serie di Taylor. E non mi piace la cosa.
Eppure, mi riscopro a poter studiare ore ed ore riuscendo a coprire gli altri pensieri. Ti piazzi sul libro (ricopiato sul quaderno con tanto di annotazioni aggiuntive, note, correzioni, riporti, tildi, puntievirgole, sbaffi di inchiostro, smadonnamenti dovuti alla pessima stampa del libro e quant'altro). Dannazione, se mi ci metto, faccio anche 8+ ore sui libri (un record inimmaginabile per me). E nel tempo libero leggo i libri per esami che farò in futuro.
Ci sono tante domande, dalla vita, l'universo e tutto quanto a quanto fa la gatta al lardo che rompe i cocci quando i topi ballano. Tipo anche, perché va sempre a finire così? Cos'ho che non va? Boh. Però sto meglio che tempo fa. Però sto meglio che tempo che fa. Però sto meglio che tempo sol. Però stoviglia meglio che tempo sol. Pero stoviglia meglio che tempo sol. Pero stoviglia meglio ché tempo sol. Insomma, si vede.
Sono le 23.51, resta meno di un minuto.
Un consiglio prima che finisca: non litigate, né fate gli offesi. Non ne vale mai la pena di incazzarsi, vale la pena solo se non avete pene e volete pene (questo vale solo per il gentil sesso).
Pace e prosperità.
Sircalist.

martedì 18 ottobre 2011

/snuːz/

Dunque, dicevo? Ah si, snooze.
Mi spiego, non mi sento abbastanza intellettualmente florido da scrivere qualcosa che inizi e finisca, però è pure ora che scriva qualcosa (grazie Calì) e così faccio snooze. Si, alle 22 e 40, vaffanculostronzo (ha il suo effetto leggerlo in corsivo, lo ammetto).
Lo snooze è, per voi dotati dalla vostra divinità di fiducia del dono di svegliarvi da soli, l'opzione che permette a qualcuno di rimandare la propria sveglia di un lasso di tempo prestabilito, nell'ordine dei minuti; concetto il quale ha del geniale, se ci pensate. Infatti una serie di snooze permette anche alla mente più infognata nel sonno (che sarebbe la mia, piacere) di emergere lentamente ad ogni pressione del pulsante fino ad arrivare al risveglio. O a convergere al coma, nei casi particolari.

Certo, tutto molto bello, ma il suo valore didattico non è dei migliori: lascia l'idea che ci sia sempre un momento più tardi per fare le cose. Un momento più tardi per divertirsi, un momento più tardi per laurearsi, un momento più tardi per imparare a fare tante cose utili, un momento più tardi per farsi un esamone di coscienza che ne esci peggio che da una sbornia (che dico, una trentina di sbornie, una al giorno per un mese). Il tempo vola e non sempre penso di spenderlo bene. È un peccato che nonostante le iniziali comuni i Cosini Viola non siano un Curriculum Vitae, sarebbe (anzi, è) un buon posto per fare dei resoconti personali.

Comunque, dopo l'epifania mattutina del pesto al nero di seppia da chiamare Buio Pesto (Giovanni Rana voglio la mia fetta, sappilo) ne ho avuta un'altra più personale e archetipica (si, vabbè):

Io uso un sacco di parentesi, ma la metà delle volte vorrei delle NOTE A PIÈ DI PAGINA.

In effetti ho iniziato a pensare con questa struttura da quando ho letto Terry Pratchett e lui ha scritto alcune tra le note a piè di pagina più divertenti della storia. Sono faccende che si originano da eventi di una vita fa ma che realizzo solo adesso, incredibile. Forse sto invecchiando sul serio. Leggo finalmente Memorie dal sottosuolo, pensa tu (voi, you, insomma: gli inglesi per certe cose vincono proprio).

Riguardo ai resoconti, questo. x=2. Snooze.


È domà...

Domani ho un esame, so già che non lo passerò...
So già che i miei si incazzeranno a morte e che molto probabilmente tenteranno di eliminare quello che secondo loro mi distrae... E allora io...
No, 'spetta. Questo non è il mio blog depresso. Dove cazzo sono gli altri che dovrebbero scrivere!!
PRIIIIIIIIIINCEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE, I POOOOOOST!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! (leggetela come se fosse, WILMA! LA CLAVA!!!!)
Pace e prosperità.
Sircalist.

venerdì 14 ottobre 2011

Era il 1984.

Vigeva la regola del parallelogrammo, dato che si stava stretti in tutte le basi e le altezze, anche diviso due.
(Dopo un intro così, mi spiegate per quale motivo continuano a rigettarmi le bozze dei miei libri??)
Stavo vendendo cappelli all'angolo di Washington Street a Singapore (MI), tiravo su qualche soldo e ogni tanto mia madre al piano di sopra riusciva ad afferrarlo al volo, quando d'improvviso, nel maestoso buio di mezzamattinata, vidi spuntare un'enorme Jaguar del 1998, RossoFuoco, con tanto di fiamme e vigili del fuoco che ne estinguevano i bollenti spirti.
Nel mentre di quella scena caotica, vidi una donzella. Bionda, leggera e spensierata chiacchierava con le sue due amiche, una mora e una rossa. Estasiato da tale fulgida bellezza, incisi un sonetto nella mia mente (ne riporto brevemente una strofa "Ella è là, fulgida come l'aquila/che la prima luce dell'ala mira./L'occhio chiaro riflett'e riluce, la/luna invidiosa lo sguardo vira."). Ma sbagliai a perdere tempo a scrivere per lei. Potevo fare tante altre cose. Tipo, cercare una ricetta di Cotto e mangiato con la Parodi, le lasagne con ricotta e spinaci, diverse dalle lasagne spinaci e ricotta. (l'atto di cucinare non è commutativo, la potenza invece sì). Comunque, era il 1932, i tedeschi si facevano chiamare deschi e per colpa di noi italiani ora si chiamano tedeschi ("Wir sind tralalà","Ah, ma voi siete Deschi?","Funfunfunzig","No, dico te Deschi?","yayayaschen","Aho! TeDeschi?" ecco, così è più o meno andata).
E niè.
Pace e prosperità.
Sircalist.

sabato 8 ottobre 2011

Ferma un secondo

Ogni tanto ti fermi a pensare. Pensi a frasi che mai avresti voluto pronunciare. O a frasi che vorresti pronunciare.
Pensi a quella ragazza che ti interessa, ma che è indecisa. Parli, dici cazzate e improvvisi discorsi seri, provi in molti modi a vederla spesso, ma aspetti la prossima "uscita" e speri.
Pensi a tutti gli esami che devi dare, o che hai dato ma non hai passato [e che quindi devi ridàre (devi ridère per non piangère)]. Intanto aspetti il prossimo appello e speri.
Pensi ai tuoi amici, che rivedrai se va bene una volta a settimana, causa il pensiero qui sopra (n.d.M.: l'università) e speri di non perdere troppo il legame creatosi in 2-3 anni di cazzeggio e "studio". Provi ogni tanto a tornare, aspetti la prossima settimana e speri.
Qualcuno, che non nominerò (per il semplice fatto che non riesco a scrivere il suo cognome senza cercarlo su google) dice(va) che "La vita umana è come un pendolo che oscilla incessantemente fra noia e dolore, con intervalli fugaci, e per di più illusori, di piacere e gioia" (no, non è un personaggio di Davide La Rosa che sa parlare in Times New Roman): magari è vero, però noia, piacere, dolore e gioia sono solo 4 punti di tutta la curva percorsa dal pendolo. Gli altri punti sono attesa. Dato che secondo Riemann tutto quel percorso è integrabile se provvisto al massimo di un insieme numerabile di punti di discontinuità, e dato che questo integrale non cambia in questa evenienza e dato che i punti in questione sono solo 4, direi che la vita è un'attesa.
[Lasciamo perdere la morte per ora (sono talmente ritardatario che arriverei tardi al mio funerale)]
Un altro tizio (questa volta potrei scrivere il suo nome, ma lo lascerò nell'anonimato per questioni di privacy, dato che mi ha denunciato per stalking) disse in un suo componimento che l'attesa è il bello di un evento, di un fatto. Finché c'è l'attesa per un lieto evento, chiunque è felice, si prepara trepidante (di gioia), si fa grandi sogni sul momento che aspetta, gioisce ora e rimarrà deluso poi.
Bah, io vorrei vivere quel momento più spesso, e passare meno tempo ad aspettarlo. L'attesa non cambia i fatti, il fatto che io stia qui, ad ingannare il mio tempo scrivendo non modificherà nessuno dei punti che prima ho elencato.
"Se la vita ti dona dei limoni" cosa faresti?
"Se la vita ti dona dei limoni, fai limonata" alcuni dicono. Uno invece dice (è una citazione libera, non ricordo le esatte parole, non nominerò il tipo che l'ha pronunciate solo per evitare di sembrare totalmente pazzo) "se la vita ti dona dei limoni, fanculo i limoni, chiamerò i miei ingegneri chimici (n.d.M.: bleah, ingegneri) e dirò loro di creare un combustibile a base di limoni, così da poter dare fuoco alla casa di chi mi dona i limoni!".
Già, incazzarsi. Sarebbe la risposta a molti dei quesiti fondamentali sulla Vita, l'Universo e Tutto Quanto (ho detto la risposta a molti, non a tutti i quesiti fondamentali).Solo che non ne sono capace: o meglio, ne sono capace, ma non in proporzioni adeguate allo stimoli e quando serve davvero. Quando ne sarò capace, lo farò volentieri. Per ora attendo.
Dai improbabili tipi/e che leggete questo blog, ci si riaggiorna quando mi andrà. Fino ad allora s'aspetta.
Pace e prosperità.
Sircalist.

sabato 24 settembre 2011

Succo di Truffa

Eh nié.
Non so cosa fare in questo momento, una discussione m'ha fatto dimenticare questo posto dimenticato da Dio (=me) e quindi...
Rieccomi qui a dire fesserie tanto per parlare.

Questo fine mese LegaNerd organizza un bel torneo online basandosi su di un gioco da poco diventato gratuito: TF2.
Il gioco è un FPS (First Person Shooter) parecchio fumettoso, che ha solo la modalità multiplayer (la modalità single player è praticamente inesistente e serve solo per prendere mano col gioco). La particolarità del gioco è la possibilità di impersonare differenti classi di combattenti: si va dal poco resistente, ma veloce ed agilissimo Scout (il tipico amaericano amante del baseball e che si commuove nell'osservare arcobaleni) al possente e lento Heavy (il russo, piuttosto lento d'intelletto, innamorato della sua Sasha, ma con un'alta potenza di fuoco), passando per classi come il Demoman (scozzese nero, specialista di wiskey ed esplosivi), il Soldier (il soldato per eccellenza, cita Sun Tzu in maniera decisamente "libera" e si fa largo con un lancia razzi) o lo Sniper (il cecchino australiano, con i genitori apprensivi che non gli riconoscono il suo status di assassino professionista).
In totale le classi sono 9: oltre ai già citati Scout, Heavy, Demoman, Soldier e sniper(5 classi abbastanza semplici da immaginare), ci sono Pyro, Engineer, Medic, Spy.
Il Pyro è il tipo (o la tipa, il suo sesso non è facilmente rilevabile...) col lanciafiamme, che va in giro farfugliando frasi incomprensibili da dietro la sua tuta ignifuga. L'Engineer (Texano di nascita e di gusti musicali) è il Nerdone del gruppo, con un numero spaventoso di PhD e soprattutto con la possibilità di costruire torrette, dispenser e teleporter. Il Medic è il personaggio che spesso e volentieri salva la situazione: teutonico di lingua e di precisione, va in giro curando e ubercaricando il suoi compagni di squadra, risultando spesso decisivo in azioni chiave. L'ultima classe, ultima per motivi strategici, è la Spy, il gentleman Francese che va in giro a pugnalare alle spalle i nemici, che sabota le costruzioni dell'Engineer e si traveste per non farsi beccare dal nemico.

C'è da notare che ogni classe ha pregi e difetti che tentano di equilibrare il gioco.
In più, ogni classe può essere personalizzata in 2 modi.
Il primo è dato dalla possibilità di ottenere ed equipaggiare armi diverse da quelle standard fornite: armi di qualsiasi tipo, dalla pistola "laser" per il Soldier al nuovo segaossa per il Medic, al più, ehm..., alternativo Jarate (un barattolo pieno di liquido giallo...).

Ma, la vera beltà di questo gioco risiede nei CAPPELLI: si, avete capito bene, cappelli, quei cosi che vi mettete in testa credendo di apparire più ganzi/fighe. Come nella realtà, o ti sai cucire (in questo caso "fondere") un cappello, oppure te lo compri. La prima opzione è dannatamente lunga: prendi le armi, ne fondi 2 ed ottieni un metallo (fin qui ha quasi senso, ma anche un arco di legno, se fuso, fornisce metallo): ripeti il procedimento per 9 volte ed ottieni un metallo raffinato, che va in giro a bere tea con la tuba e il monocolo. Prendi 3 metalli raffinati e li "combini" per creare un cappello random! Capito? Legno=Metallo=Stoffa! Che gran figata.
In pratica, TF2 è il miglior simulatore di cappelli a tema di guerra che esista: capita fin troppo spesso di vedere gente che NON gioca ma tenta solo di scambiare cappelli, entra in server dove può mettersi AFK per ore, in modo da ottenere armi (ogni tot di tempo trascorso in un server giocando, ottieni un'arma a caso).

Vabe', introdotto il gioco vero, si può ora parlare delle varie modalità.
Si può giocare spingendo un carrello: una squadra, l'attaccante, deve spostare un carrello lungo un binario fino alla base nemica, la squadra in difesa deve impedirlo. Tutto qui, semplicemente ci si spara tanto.
Un'altra modalità è il cattura la bandiera (CTF): le due squadre devo conquistare i segreti nemici per ottenere punti. Tutto qui, semplicemente ci si spara tanto.
In un'altra entrambe le squadre spingono un carrello lungo binari separati: vince chi lo porta per primo a destinazione. Tutto qui, semplicemente ci si spara tanto.
In altre modalità ci si spara tanto. Tutto qui, semplicemente ci si spara tanto.

Se non avete mai giocato ad uno sparatutto NON cominciate con questo. Fareste solo incazzare chi vuole giocare con un team decente contro un team decente. Il F2P ha rovinato TF2.
Potrei utilizzarlo come slogan: F2TrTF2.

Pace e prosperità.
Sircalist.

venerdì 9 settembre 2011

Donna porca vende il proprio corpo in cambio di oggetti su TF2

Il titolo era solo per attirare l'attenzione.
Vorrei far notare che, dopo svariati mesi di pressioni, son riuscito a far scrivere qualcun altro su questo blog. Alleluja.
Date un caloroso *clap* a Prince!

Pace e prosperità.
Sircalist.

'sti titoli, me li scordo sempre.


E così me ne sto tranquillo tranquillo in stazione ad aspettare il treno (tranquillo per modo di dire, era la volta buona che l'autobus mi faceva saltare la coincidenza) quando mi cade l'occhio sulla porta a vetro dell'adiacente sede dell'Associazione Nazionale Libera Caccia, perennemente disabitata tranne che per alcuni foglietti applicati sulla porta, adibita quindi anche a bacheca dell'associazione: in mezzo ai vari volantini per le attività e norme per il rinnovo della licenza appare un misterioso messaggio, che approssimativamente dice

SONO UN CACCIATORE
SONO UN ECOLOGISTA
NON MI FACCIO LE CANNE
NON SONO UN TERRORISTA
MI PIACE DIVERTIRMI E MI PIACE LA...
............................................
.......................................VITA (sic!)
                            BY GIANNI

Va bè, "hunting is not a crime", insomma, gli skaters de noà.
Sto per togliere lo sguardo quando cosa vedo sotto la firma? Dei simboli! Webdings, apparentemente.
Come un novello Robert Langdon (o uno qualsiasi dei 3000 personaggi equivalenti in funzione e di migliore fattura) estraggo con circospezione il mio fido cellulare (la stazione è insolitamente popolata) e scatto una foto dei segni oscuri.
Arrivato a casa apro Open Office e digitando tasti a caso come nei migliori film di azione scopro che fioccodineve-indiceinbasso-indiceasinistra bandierabianca-sole-indiceasinistra-goccianera-simbolodeipesci-polliceverso-indiceasinistra-teschioetibie-fioccodineve può essere interpretato dai potenti mezzi informatici come THE PRESIDENT.
Grazie ad Occam opterei per l'ipotesi più semplice, cioè che in realtà i cacciatori dell'ANLC siano dei rettiliani piazzati in tutti i punti di potere del mondo e a capo dei quali c'è Obama, il cui vero nome da alieno è Gianni, che comunica ai suoi complici con degli A4 in Times New Roman 32 (quelli del Nido Del Cuculo avevano provato ad avvertirci!) appesi ad una vetrata vicino la stazione ferroviaria di Castelraimondo, usando come segno distintivo delle indecifrabili firme in Webdings (anche Bill Gates è un rettiliano, è sicuro).

Fortunatamente posso scrivere tutto questo senza temere rappresaglie perché
1) Nessuno legge I Cosini Viola e anche lo facesse se ne scorderebbe come succede per certi cattivi del Dottor Who (non dico quali per evitare spoiler);
2) Se Blogger è sicuro I Cosini devono essere a prova di bomba visto che la colonna portante è Calisti.

Buoni incubi,
il vostro redivivo Prince.

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E niè. Leggevo un articolo su quali sono le condizioni ideali per la creazione di atomi di oro a partire da atomi più leggeri. Sì, insomma, fusione nucleare in eventi catastrofici tipo supernovae o le più comuni collisioni tra stelle di neutroni.
E l'articolo inizia così: "Most heavy chemical elements are formed in nuclear fusion reactions in stars. Also in the centre of our Sun, hydrogen is “burned” to create helium, thereby releasing energy.". Sì, avete capito bene, tutto parte dall'Idrogeno ed il primo elemento più pesante che si forma è l'Elio. Elio di Elio e le Storie Tese nasce proprio così, 14 miliardi di anni fa nel bel mezzo di una nebulosa o in qualche altra parte dell'Unicoverso.
Però, queste conoscenze esulano l'obiettivo di questo articolo scientifico.
Infatti oggi parleremo di ventilatori. Avete capito bene, cari amici, proprio quei congegni tanto belli quanto saldati che rinfrescano le torride serate autunnali.
In questo momento starete pensando: "E i pc? Quando si parlerà della Casa dei pc?". Be', non disperate, cari amici, ho un sorpresa in serbo per voi!
Oggi cari amici de "I Cosini Viola" parleremo di una eventuale e forzata connessione blanda tra i centauri triteste, i templari e niente popo' di meno che Pippo Baudo. E sì, cari amici di Voyager, avete capito bene, questo è proprio un articolo adatto alle vostre geniali menti.
Infatti, nessuno di voi conosce questo particolare: i pc vengo quasi sempre tenuti in casa! E, indovinate un po'? Anche i ventilatori vengo tenuti quasi sempre in casa! E se non siete ancora convinti della loro interconnessione, dovete sapere una cosa: i pc hanno le ventole! Sì, avete capito bene! Ventole! Come i ventilatori! "NOOOOOOOOOOOO! Non è possibile!" starete urlando strappandovi i capelli dal pube! "NUAAAAAAH! Asdrupunzack zack zack"
Bene, ora calmatevi e riflettete. No, smettetela, mi state illuminando troppo con tutte queste riflessioni. Bene, ora pensate. Se i pc hanno le ventole ed i ventilatori sono delle grosse ventole, i pc hanno dei piccoli ventilatori. Ciò significa in qualsiasi lingua Klingoniana e Terrapastaformariana che le ventole hanno caldo. Hanno nel senso di sentire. Hanno il sentimento del caldo!
Solo gli esseri senzienti hanno il sentimento del caldo! È proprio questa la rivelazione, cari amici di ButtaLaPastaEBasta! I pc sono esseri senzienti! Provano emozioni come la logica, al geometria e l'analisi numerica, emozioni che noi rettiliani non riusciamo ad ingerire, eppure le provano.
Quindi, ora un appello a tutti voi Stronziani, vi prego, quando un Pc (sì, con la lettera maiuscola, sono esseri sensitivi pure loro, no?) arriva al termine della sua vita, non gettatelo nel cimitero pattumoso, ma portatelo alla Casa di Riposo per Pc anziani. Lì, potranno fare sessioni Telnet con tutti i loro amici Commodore, tra un Windows 3.1 e un ladro di brevetti. Tutti insieme nella stessa BBS!

Con questo, cari amici di Argonautoger, chiudiamo questa puntata di Cosinovioleria e ci risentiamo nel prossimo Unicoverso. Ma prima, una domanda butta così, senza fondamenti e senza motivo, giusto per lasciarvi con l'amaro in cu... viso.
Ma è nato prima l'uovo o BARBRA STREISAND! Uhuhuhuhuhuhuhuhuhuhuuuuuuuu!!!u1!iui981213sjijcomdi123981209m9m 9mdifm mahsdimiomacCoaisdfOkajhMPoòRcdAsdcTasdEasdgcyLbtyEwcfTnuitSoimHertvwecxIubyrunRuniTunibhDdvfEsvIwevtCynuOtuniSbdftIsvrNqwrI56VomI.èOàLgbAsqrvNwtOunrNerbyVdvfErwtNiE79,oPrnEtwvNx2T13IwrvtfRwtvEunTsevEwevtSjntEnyLeOw3FunA,pR+.ElimTvrtEcwAxwzLwxTrbRtnIoòMà.E.Nèè.Tioè.Io. hnMvOveRtubItynRtfunErebTuynrEfym!!!!!1171726(!21!!!!!12FATTORIALE

Pace e prosperità.
Sircalist.

martedì 17 maggio 2011

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Ecco un paio di frasi divertenti che son capitate questo semestre a lezione:

"Titolo: Fisica della Materia
Sottotitolo: Come funziona la Meccanica Quantistica"

"La teoria perturbativa funziona come la cottura di una bistecca sulla brace: se la perturbazione è troppo grande, bruci la bistecca e quindi distruggi il sistema iniziale. Se la perturbazione è troppo piccola, la bistecca non si cuoce e quindi non noti nulla nell'esperimento."

"Se in un computer dovete calcolare delle autofunzioni, lui farebbe così, ma lui è stupido!"

"Quando dai un numero troppo grande ad un computer, si accende una luce e ti dice: 'Sei stupido! Sei stupido! Sei stupido!'."

(Parlando della teoria perturbativa)" Nessuno conosce a priori il giusto coefficiente di ordine 1; Sant'Antonio lo sa e se la ride."

"Questo non è proprio un ANSATZ, questo è un ansatz con educazione."

"La miglior cosa per un fisico è avere un matematico come amico."

"Cosa significa principio? (Dopo qualche borbottio degli studenti) "Io sono un po' provocatore: principio significa 'la vita è breve'."

Per ora è tutto, mi preparo per uscire.

Pace e prosperità, bestie.
Matteo.
 

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