domenica 30 ottobre 2011

Once again, I'm fallen in one of my classic pranks...

Sì, non mi pare di aver sbagliato a scrivere...
Ancora una volta son caduto nel cerchio delle mie illusioni. Non riesco a farne a meno, che poi gli eventi susseguitisi negli ultimi mesi abbiamo incrementato le mie possibilità di caderci, questo è un altro discorso. Son lì, tranquillo e spensierato, e di nuovo mi ritrovo nella situazione di sempre. Spero di non doverci fare il callo. E spero pure di riuscire a cambiare atteggiamento quando ricapiterà (oh sì che ricapiterà, il contrario sarebbe statisticamente improbabile): spero di non fare, pardon, essere così inetto, di non sapere gestire ancora la situazione. Di saper accogliere i consigli, ma di continuare comunque a pensare colla mia testa. Di non essere come son ora, insomma. Magari maturando un po', posso pervenire al mio Nirvana e riuscire ad azzeccarne almeno una di cosa. Un sogno sarebbe di farne bene due di fila.
Ogni volta mi PARE (pare, non è certo) che qualche passetto avanti riesca a farlo, ma alla fine mi ritrovo nella solita situazione "melmosa" da cui difficilmente me ne tiro fuori, se non con molto tempo ed una buona dose di aiuti.
La seguente mi pare tanto inutile, se non addirittura dannosa, ma lo faccio comunque.
Mi scuso per il mio comportamento di oggi, la delusione mi porta spesso a comportarmi in modo stupido, irrispettoso ed infantile. Delusione che, ci tengo a precisare, nasce dal fatto che ho frainteso praticamente tutto.
Ma queste son solo parole...

Comunque. Cambiamo argomento.
Ho deciso una cosa che da troppo tempo ho in mente e che da troppo tempo la sto progettando.
Rullo di tamburi.
Una serie di racconti di fantascienza.
Non oserei definirli racconti, ma non ho altri termini per farmi capire.
È da almeno un anno che ci sto pensando, sto cercando di creare una storia e una qualche trama sembra stare uscendo fuori: è vero, non le dedico il tempo necessario [mi son perso a scrivere sonetti, ma questa è un'altra storia (cfr. paragrafo precedente)], ma qualche bozza l'ho stesa già e qualche altro pezzo in mente l'ho. Speriamo solo di trovare un po' di continuità.
In teoria, ho detto che lo farò, in pratica non ho una data precisa da cui far partire il "progetto". Può esser domani, come può esser fra 3 anni. (Nel caso mi decida a battere al pc quel che ho, vi farò un fischio.)
Per fare un piccolo spoiler, la trama riguarda un esploratore, tale Capitan * (devo ancora decidere il nome) che viene incaricato di esplorare un "vicino" sistema solare, collegato al sistema di origine tramite uno "stabile wormhole" (mi devo documentare un po' di più prima di poter dire cosa sia, per ora mi arrischio così: vorrei fare una cosa verosimile, però senza scendere troppo nei dettagli). Il tutto però non si baserà principalmente sulla tecnologia e sulla sua descrizione dettagliata, su battaglie a colpi di "mine antineutroniche con sistemi d'aggancio subspaziale" (parole messe a caso, le mie, sia chiaro!) o ancora a disperati teletrasporti prima di imminenti esplosioni. Vorrei approfondire un po' quello che può essere il possibile incontro tra due razze intelligenti diverse [un "romanzo" tipo Incontro con Rama (dovrò finire di leggerlo, dannazione!), basato più sul "sentimento del nuovo" che sulla scienza (anche se pure lì ci sono delle bellissime trovate tecnologiche)], magari inserendo parecchi spunti umoristici in stile GG.
Insomma, dovrebbe risultare una cosa non noiosa. O almeno non illeggibile.
Una volta iniziato a scrivere, spero di riuscire a pubblicare qualcosa almeno una volta a settimana. Ringrazio Paolo Roganti per avermi fatto venire l'idea di pubblicare tutto a pezzi, grazie alla sua Saga di Invincibile. Danke schön! O, muchas gracias, come meglio lo comprendi!

Per ora mi pare di aver detto tutto.

Pace e prosperità.
Sircalist.

1 commento:

  1. di nulla, sircalist, di nulla
    aspetto di leggere
    suerte, o come dicono in germania, Glück!

    RispondiElimina

biriabbabuja

 

Creative Commons License