martedì 18 ottobre 2011

/snuːz/

Dunque, dicevo? Ah si, snooze.
Mi spiego, non mi sento abbastanza intellettualmente florido da scrivere qualcosa che inizi e finisca, però è pure ora che scriva qualcosa (grazie Calì) e così faccio snooze. Si, alle 22 e 40, vaffanculostronzo (ha il suo effetto leggerlo in corsivo, lo ammetto).
Lo snooze è, per voi dotati dalla vostra divinità di fiducia del dono di svegliarvi da soli, l'opzione che permette a qualcuno di rimandare la propria sveglia di un lasso di tempo prestabilito, nell'ordine dei minuti; concetto il quale ha del geniale, se ci pensate. Infatti una serie di snooze permette anche alla mente più infognata nel sonno (che sarebbe la mia, piacere) di emergere lentamente ad ogni pressione del pulsante fino ad arrivare al risveglio. O a convergere al coma, nei casi particolari.

Certo, tutto molto bello, ma il suo valore didattico non è dei migliori: lascia l'idea che ci sia sempre un momento più tardi per fare le cose. Un momento più tardi per divertirsi, un momento più tardi per laurearsi, un momento più tardi per imparare a fare tante cose utili, un momento più tardi per farsi un esamone di coscienza che ne esci peggio che da una sbornia (che dico, una trentina di sbornie, una al giorno per un mese). Il tempo vola e non sempre penso di spenderlo bene. È un peccato che nonostante le iniziali comuni i Cosini Viola non siano un Curriculum Vitae, sarebbe (anzi, è) un buon posto per fare dei resoconti personali.

Comunque, dopo l'epifania mattutina del pesto al nero di seppia da chiamare Buio Pesto (Giovanni Rana voglio la mia fetta, sappilo) ne ho avuta un'altra più personale e archetipica (si, vabbè):

Io uso un sacco di parentesi, ma la metà delle volte vorrei delle NOTE A PIÈ DI PAGINA.

In effetti ho iniziato a pensare con questa struttura da quando ho letto Terry Pratchett e lui ha scritto alcune tra le note a piè di pagina più divertenti della storia. Sono faccende che si originano da eventi di una vita fa ma che realizzo solo adesso, incredibile. Forse sto invecchiando sul serio. Leggo finalmente Memorie dal sottosuolo, pensa tu (voi, you, insomma: gli inglesi per certe cose vincono proprio).

Riguardo ai resoconti, questo. x=2. Snooze.


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biriabbabuja

 

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